Ecco le immagini e i video della nostra settimana in SENEGAL.
Abbiamo vissuto una settimana molto particolare: fatica, bellezza, disagio, musica, natura, povertà, solidarietà, incontri con le istituzioni,concerti tra la folla…
Le immagini che abbiamo scelto sono disordinate e confuse… proprio come noi dopo questa indimenticabile esperienza!
ECCO LE 100 IMMAGINI SELEZIONATE
ED ECCO IL CANALE YOUTUBE CON ALCUNI VIDEO.
Ci sono alcuni dei brani eseguiti nei concerti, una bella documentazione di una lunga improvvisazione con cantanti e musicisti senegalesi, la visita emozionante all’isola di Gorée e alla Maison des Esclaves, e poi molti video di spettacoli etnici con i bellissimi costumi della tradizione…
a presto per ulteriori aggiornamenti: qualche “appunto di viaggio”
…ed ecco il racconto appena “prima della partenza”!
di Giorgio Guiot.
Quando nei primi mesi del 2018 l’amico Magatte Dieng mi chiese se ero disponibile a partecipare a un festival musicale in Senegal, che in quel momento stava solo “pensando”, me la cavai con un generico “vediamo”.
Qualche settimana dopo mi mandò una scheda progettuale, che mi chiese di considerare come invito. Ma su quel primo programma il nome di Cantabile non c’era, c’erano alcuni gruppi strumentali… Quindi gli dissi: se non mi inviti formalmente, come facciamo ad aderire?
Arrivò quindi la correzione, e noi fummo tra i gruppi ufficialmente invitati.
Un po’ pigramente girai l’invito ad alcuni cori che sto dirigendo: fabbricadivoci, cantabiLAB, il PoliEtnico e un corso di formazione per adulti… Dopo una settimana eravamo in trenta, la settimana successiva quarantacinque!
Mi chiamò Andrea, un ragazzo del Poli: “sono appena rientrato dal Senegal, ero in missione umanitaria… perché non organizziamo qualcosa di bello e di utile?”
Ed eccoci qui, in partenza. Un bel programma, le valigie e gli scatoloni piene di oggetti e attrezzature da portare in Senegal, cinque medici infettivologi al seguito (che là terranno un breve corso di formazione a loro colleghi ospedalieri) e il progetto di fare musica e soprattutto di imparare!
Ci siamo organizzati in due cori: un coro “grande” (37-38 persone) che ha imparato alcuni canti africani -ma che soprattutto ne imparerà altri là, perfezionando i nostri…. – e un coro più piccolo, di 25 cantori, che proporrà un programma “europeo”. Tre concerti, uno dei quali all’isola di Gorée e alla Casa degli Schiavi, tanti momenti di musica e di balli in comune…