di Daniela Lenzi
Nei mesi trascorsi abbiamo vissuto una situazione veramente impensabile, la terribile sindrome respiratoria che ha comportato una emergenza sanitaria, economica e sociale senza precedenti, una situazione che ancora oggi stiamo vivendo, e che dovremo affrontare anche nei prossimi mesi, ciononostante dobbiamo andare avanti e immaginare il futuro.
Abbiamo vissuto finora, in apnea, adesso proviamo a respirare. Il respiro è fondamentale, il respiro è vita.
Nella genesi si dice che Dio creò l’uomo dalla terra e per dargli vita gli soffiò il Suo “alito vitale, Per respirare bene occorre un ambiente giusto che ce lo permetta, possibilmente, un luogo verde con tanti alberi perché l’albero è come un filtro che ci permette di respirare aria pulita. Nel canto la respirazione è sicuramente un elemento fondamentale, riuscire a capire come gestire la respirazione durante il canto è forse il primo elemento per acquisire una tecnica.
Possiamo pensare di unire le due cose: alberi e canto?
Cantare in un parco potrebbe essere, in futuro, un traguardo?
Unire ai suoni della natura, uccelli, ruscelli, stormir di fronde anche il suono del canto corale è quello che ci ripromettiamo per il futuro e, ad esempio, una buona occasione potrebbe essere la proposta dell’ANPI circ 8 di istituire un parco in memoria di chi è scomparso durante l’epidemia, coll’intento di “restituire il respiro a chi il respiro ha perduto”.
Se pensate che per voi possa andar bene, mandate la vostra adesione ad anpi.circ8@gmail.com
Daniela Lenzi e il Coro d’Argento