La Rete italiana di cultura popolare, diretta da Antonio Damasco e presieduta da Chiara Saraceno, organizza a Torino dal 8 al 11 novembre il Festival delle Culture Popolari.
Il Festival svilupperà una serie ampia e interessante di azioni, la prima delle quali sarà “Murmurii-pensieri sotto il muro” (descritta in un ulteriore articolo di questa newsletter), per proseguire con una bella serata “Le Ogr diventano una piazza” (con sorpresa preparata da Cantabile!) e un Convegno “Storie speciali e sconosciute”, dove sarà la volta di una partecipazione di un gruppo di coristi di PoliEtnico.
Ecco la presentazione del Festival, tratta dal libretto del programma che potete scaricare qui
FARE COMUNITA’
La XIV edizione del Festival apre le porte del laboratorio permanente della Rete italiana di cultura popolare e invita enti, associazioni e cittadini a conoscere e partecipare a ciò che si sta realizzando in tutta Italia per costruire e (re)inventare le nuove comunità, partendo dai bisogni che emergono dalle narrazioni di chi abita i territori.
La Rete ha sviluppato sul campo in questi ultimi dieci anni progetti capaci di ascoltare e di affiancare le comunità locali, a partire dallo studio dei riti e delle feste tradizionali e nuove, al modo in cui si costruiscono sentimenti di appartenenza o viceversa di estraneità, alle condizioni e risorse di integrazione e inclusione.
Non si agisce per la comunità ma con la comunità.
Quattro giorni di Festival che vedono coinvolti attori locali e internazionali per diffondere alcuni strumenti che si sono mostrati efficaci, dal Portale dei saperi alla Portineria di comunità, dalla Piazza delle Ogr, da “Indovina chi viene a cena” al primo “Dizionario che cura le parole” del Fondo Tullio DeMauro. Incontri, spettacoli, musica e flash mob che troverete nel programma sono momenti performativi in cui condividere il desiderio di prendersi, davvero, cura delle comunità.
Un Festival ricco quindi di legami e di connessioni, di cui siamo molto orgogliosi e che di certo avvierà una collaborazione e uno scambio ricco e profondo con la Rete di cultura popolare!