UN PEZZO DI ME
Un pezzo di me è rimasto a quel primo giovedì dell’ottobre 1980, quando Mariangela, Beppe ed io, quasi increduli e dubbiosi delle nostre capacità, provammo con un giovane Willem le tonalità, per essere assegnati ad una sezione del Nigritella, appena nato due anni prima ed ancora in formazione. Beppe andò tra i tenori, Mariangela tra i soprani, io tra i bassi.
Un pezzo di me ricorda con quanta meraviglia ascoltammo l’esecuzione di “Venerabilis Barba Capucinorum” fatta dai veterani del Coro, chiedendoci se mai saremmo riusciti ad eseguire un pezzo così particolare e per noi allora difficile.
Un pezzo di me è rimasto a quel primo concerto del 1980, quando cantammo alla Bocciofila Monte Sabotino pezzi come “Bersagliere ha cento penne” e “Sui Monti Scarpazi”, non ancora certi del genere musicale che avremmo adottato per il Coro.
Un pezzo di me è rimasto al ricordo di Luisa, sempre allegra, gioiosa, divertita. Senza di lei non avremmo saputo accettare come modo di vita il cantare in un coro. Vita, quella di Luisa, che si spezzò troppo presto.
Un pezzo di me è rimasto ai tanti concerti seguiti al nostro primo, anche nelle scuole, dove bambini un poco stupiti, ma sempre entusiasti, capivano la differenza fra armonia e disarmonia del canto. Un pezzo di me è rimasto ai viaggi fatti insieme in Veneto, in Lombardia, in Toscana, a Salerno, in Camargue per cantare insieme ad altri amici o da soli, come in Francia. Giorni e viaggi indimenticabili.
Un pezzo di me ricorda le centinaia di coristi arrivati e usciti dal nostro Coro in 40 anni di attività. Qualcuno torna ancora a trovarci, qualcuno non c’è più, tanti sono ancora con noi. E le grandi manifestazioni di Torino , per feste della musica, la Val Pusteria, con decine di altri gruppi da tutta Europa, e l’amicizia con Bepi De Marzi e i suoi Crodaioli, e il concorso di Alba del 1993, vinto per la migliore esecuzione di un canto popolare e…mille altri ricordi che sfumano nel tempo.
Tutti questi pezzi tornano qui ancora dentro di me e costituiscono insieme una gran parte della mia vita: di 65 anni son molti più quelli passati col Coro che quelli passati senza Nigritella. Non so quanti pezzi ancora andranno a comporre i miei ricordi: so che ciascuno, come un accordo, formerà l’armonia della nostra amicizia.
Nanni